lunedì, novembre 14, 2016

Ecco cosa avvenne il 18 brumaio 1799


napoleon


Il ritorno a Parigi

Napoleone tornò dall’Egitto, dopo una pericolosa traversata, a bordo della Muiron,  col timore  concreto di essere intercettato dalla flotta inglese.
Anche in questo caso la sua buona stella riuscì ad evitargli la cattura da parte degli Inglesi.

In Francia Bonaparte venne accolto da trionfatore.

Dopo aver risolto i problemi familiari con Giuseppina che durante la sua assenza non si era certo comportata da brava e fedele moglie, Napoleone proseguì la sua marcia verso la Capitale.

muiron


L’accoglienza che gli venne riservata a Parigi fu entusiastica. Il popolo accoglieva a braccia aperte il conquistatore dell’Italia e dell’Egitto.

La crisi del Direttorio


Potrebbe sembrare strano, ma  la difficoltà maggiore che Napoleone doveva affrontare era dovuta al fatto che egli era considerato il "Salvatore della patria" da tutte le fazioni che si contendevano il potere. Bonaparte, quindi doveva muoversi con estrema circospezione e valutare bene a chi dare il suo appoggio, con il rischio che una scelta sbagliata poteva estrometterlo dai giochi.

La situazione interna ed esterna era precaria. Le conquiste di Napoleone in Italia erano ormai perdute. Il Generale in capo Joubert ucciso a Novi Ligure. Non andava meglio all’interno con la Vandea sempre più realista, tumultuosa e ribelle.


In tali condizioni di pericolo il Direttorio, ma soprattutto la Francia,  aveva bisogno di un uomo forte, un militare, qualcuno che potesse riprendere le fila di una situazione quasi compromessa.


Moreau fu la prima scelta del Direttorio e se Napoleone avesse tardato il suo rientro dall’Egitto sarebbe stato proprio lui a condurre il probabile colpo di Stato.

sieyes
Sieyes


La strategia di Napoleone

Napoleone, però fece la sua comparsa sul proscenio politico  al momento giusto e fu subito chiaro a tutti che la Nazione si sarebbe affidata a lui. Il suo carisma, l’affetto esclusivo dei suoi soldati pronti a tutto per lui, facevano di Napoleone il candidato ideale per ridare certezze alla Nazione.


Il futuro Imperatore ben comprese il momento storico e in un primo momento evitò di schierarsi, anzi diede da pensare di non essere interessato alla vita politica ritirandosi in solitudine.


Quella di Napoleone era una meditata strategia. Egli attraverso i suoi uomini più fidati  era a conoscenza di tutti gli intrighi che le varie fazioni andavano architettando e studiava di nascosto le mosse migliori, anche con l'aiuto di Giuseppina e del fratello Luciano.


Da una parte c’erano i Direttori Moulin e Gohier che  erano a capo della fazione detta Manege, appoggiati da Augerau, Bernadotte e Jourdan, la quale aveva una chiara impronta repubblicana estremista.


Sieyes, invece capeggiava un’ala moderata che ambiva a un colpo di Stato soft, senza spargimenti di sangue e che voleva imporre una Costituzione da lui  stesso elaborata .


Il partito di Barras era invece quello degli speculatori. dei finanzieri d’assalto, dei nuovi ricchi. L’ex amante di Giuseppina voleva mettere da parte il Direttorio e assumere il comando della Nazione. Napoleone, secondo i suoi progetti doveva essere il suo braccio armato.
Poi c’erano Fouchè e Talleyrand che avevano intuito che il partito di Napoleone era il più forte e cercavano di mettersi in mostra e di appoggiare i progetti di Bonaparte.


Napoleone stesso, però era una delle parti in causa, per cui egli stesso era in pericolo perché da un momento all’altro una delle fazioni avversarie poteva colpirlo.

josephine

Il prezioso aiuto di Giuseppina



In tali frangenti si rivelò preziosa alleata Giuseppina. La bella Creola che tanto aveva fatto trepidare Napoleone con i suoi tradimenti, comprese che il suo sposo poteva recitare un ruolo di primo piano nello scacchiere politico francese. Giuseppina mise in campo tutte le sue armi, le sue conoscenze, la sua abilità diplomatica per favorire il suo sposo e per conoscere in anticipo le mosse degli avversari.

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Ipotizzando un pericolo non ben identificato, il Consiglio legislativo e quello degli Anziani fu trasferito a Saint Cloud e  Napoleone fu nominato comandante in capo della guardia del Corpo legislativo, delle truppe della divisione di Parigi e della Guardia Nazionale.
Napoleone fece leggere il decreto che spostava i Consigli a Saint Cloud e che gli affidava il compito di proteggerli, in tutta Parigi.

proclamation bonaparte



La trappola stava per scattare.



A questo punto era chiaro a tutti che ci sarebbe stato un colpo di stato. i deputati, infatti nel loro trasferimento verso Saint Cloud avevano potuto scorgere la dislocazione dei militari in tutti i punti strategici della città .
La partita non era ancora chiusa. I deputati, infatti cercarono, malgrado il poco tempo a loro disposizione di organizzare una resistenza.
 I due Consigli  si erano infine riuniti, Gli Anziani nella Grande Galleria mentre i Cinquecento nell’Orangerie.

18 brumaio 1799

Napoleone si presenta al Consiglio degli Anziani e pronuncia un discorso pieno di contraddizioni e poco efficace.

 Egli stesso si rende conto che tutto il piano può fallire.

La situazione precipita


Napoleone, non si dà per vinto, ma finisce per peggiorare la situazione quando decide di presentarsi anche davanti al Consiglio dei Cinquecento credendo di poter convincere l’Assemblea.

I Deputati, che avevano ormai capito il piano di Bonaparte e dei suoi complici non gli diedero il tempo di parlare. L’Assemblea come un sol uomo si levò dagli scanni e si protese verso Bonaparte al grido di “Abbasso il Dittatore” e “ Bonaparte fuori legge”. Napoleone fu sorpreso da tanta acredine. malgrado ciò tentò di proferire qualche parola. ma fu vittima di una vera e propria aggressione fisica che lo costrinse a una precipitosa ritirata difeso dai suoi granatieri.

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Napoleone ha perso il controllo della situazione. E’ pallido, pieno di rabbia, ma anche sorpreso dalla piega degli eventi.

Napoleone bonaparte


Luciano Bonaparte salva la situazione


A questo punto interviene Luciano, il fratello di Napoleone che fa  accompagnare fuori il fratello e tenta di riprendere il controllo dell’Assemblea sempre più inferocita. Si parla, infatti di dichiarare fuori legge Napoleone. Allora è lo stesso Luciano che incita le truppe a riportare l’ordine nell’Assemblea.
Nel bel mezzo dell’assemblea piombano Leclerc e Murat (leggi l'ultima lettera di Muratche dispongono l’evacuazione della sala per ragioni di sicurezza. Alla vista delle armi i deputati furono presi da un insano terrore e si diedero alla fuga in tutti i modi, passando dalle porte e dalle finestre fino a raggiungere i boschi dei dintorni.

Roger Ducos
Roger Ducos
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Informato degli avvenimenti il Consiglio degli Anziani decreta l’abolizione del Direttorio, l’espulsione di 60 membri del Consiglio dei Cinquecento. la creazione di una nuova magistratura con l’autorità di gestire il potere esecutivo fino al ristabilimento di un nuovo ordine costituzionale e designa Bonaparte, Sieyes e Roger Ducos Consoli della Repubblica.

napoleone primo console

Conclusioni

Comincia di fatto l’epopea napoleonica.

Bonaparte si dimostrò come al solito abile stratega quando si trattò di organizzare il colpo di stato. Come sempre egli fu attento a tutti i particolari e gli avvenimenti si svolsero secondo i suoi programmi. 
Le difficoltà insorsero allorquando egli decise di parlare all’Assemblea.

 I suoi toni enfatici e declamatori avevano presa sulle menti semplici dei soldati, ma non su quelle esperte dei deputati.  Gli avvenimenti di quella giornata misero in risalto la personalità di Luciano, Senza il suo intervento forse il piano sarebbe fallito e la storia avrebbe tracciato un’altra strada