martedì, settembre 11, 2012

Napoleone e la Polonia

"Amo i Polacchi. La divisione della Polonia è un atto di iniquità che non può durare. Dopo aver terminato la guerra in Italia, andrò io stesso, alla testa dei Francesi, a costringere i Russi a restituire la Polonia."

Era il 15 settembre 1796, quando Napoleone pronunciò queste parole.

Stiamo parlando di un giovane generale, pieno di entusiasmo e di idee rivoluzionarie.

Napoleone attraversa le alpi



Un vero e proprio eroe romantico.

Certo Bonaparte non immaginava che di lì a pochi anni si sarebbe trovato in condizione di mantenere quella sorta di promessa fatta alcuni anni prima.

Malgrado ne avesse la possibilità Napoleone non mantenne quell'impegno. La Polonia fu liberata, ma non riacquistò la propria indipendenza.

La ragion di Stato prevalse. Napoleone amava i Polacchi, ammirava il loro spirito patriottico, il loro valore come soldati.
Napoleone si innamorò anche di una bella donna polacca, Maria Walewska che gli diede un figlio.

Approfondimento: Napoleone e Maria Walewska

vecchio napoleone


Tutto ciò non fu abbastanza. Dare l'indipendenza alla Polonia voleva dire restare in guerra con lo Zar. Il piano di Napoleone prevedeva invece un'alleanza con la Russia che diventava indispensabile nell'attuazione del "Blocco continentale" nei confronti dell'Inghilterra.

La massima concessione frutto degli accordi di Tilsit fu la creazione del Granducato di Varsavia.

Approfondimenti:

Le api simbolo di Napoleone
Napoleone e il lavoro
Napoleone e la medicina
Napoleone e la Rivoluzione




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